Sceneggiatore italiano. Dopo aver collaborato alle
sceneggiature di film come
Roma città aperta (1945),
Paisà (1947) di Rossellini e
Sciuscià (1946) di De
Sica, ritenuti classici del cinema neorealista italiano, adattò i suoi
soggetti a commedie all'italiana di buon livello (
Le ragazze di Piazza di
Spagna, 1952;
Anni facili, 1953). Alla fine della carriera
tornò a lavorare per Rossellini, con
Il generale Della Rovere
(1959), e Lizzani, con
Cronache di poveri amanti (1954) e
Il processo
di Verona (1963); insieme a Marco Ferreri, nel 1980 curò un
adattamento di
Storie di ordinaria follia (Trieste 1904 - Roma
1980).